Napoli, 09/01/2012 – Coppa America della discordia. E’ non è certo una novità. Le polemiche partono da lontano: In forse sin dal suo arrivo, con Venezia che soffia le regate del Louis Vuitton Cup, Napoli si accontenta di due tappe delle World Siries,per un evento figlio e vanto dell’amministrazione Luigi De Magistris, anche se poi dall’unione industriale arrivano le frecciatine alle istituzione che non parlano inglese. Ma poco male la firma c’è. O almeno così dicono, salvo poi scoprire che il faldone da firmare giace ancora sui tavoli delle istituzioni locali, ma c’è l’estate di mezzo e tutto è forse, concesso. Alla fine le firme arrivano e fervono i preparativi. Location d’eccezione, bagnoli, che unisce l’utile al dilettevole, facendo dell’evento un ideale escamotage per riqualificare il territorio. Di mezzo le polemiche dell’opposizione che sostiene un tornaconto dell’evento inferiore all’investimento. Ma le World Siries si faranno, non si discute. Dopo annunci in pompa magna ecco però il primo dietro front: bagnoli è troppo inquinata, ministero e americani non danno l’ok. Arriva così il ripiego su via Caracciolo,e la Rotonda Diaz che sì costa meno ma è anche più piccola. Ai problemi tecnici si aggiungono quelli istituzionali, con diatriba tra il Comune di Napoli – e la soprintendenza ai beni architettonici, con quest’ultima che gela letteralmente il primo a proposito delle autorizzazioni paesaggistiche. In pratica il piano b di palazzo san giacomo sui pontili galleggianti necessità del lascia passare della soprintendenza. «Se non superano i 120 giorni di permanenza, il parere della Soprintendenza non è obbligatorio, per legge» aveva detto l’assessore all’Urbanistica Luigi De Falco. “Non è così — ribatte il soprintendente Stefano Gizzi, al quale, finora, non è stato presentato alcun piano — in quell’area parliamo di un vincolo di natura monumentale che vieta su tutta via Caracciolo e sullo specchio di mare adiacente qualsiasi edificazione o intervento, non solo permanente ma anche provvisorio». Insomma, se il vincolo fosse solo di natura ambientale-paesistica, varrebbe la valutazione di De Falco e quindi si potrebbe aggirare il parere di Palazzo Reale. «Invece qui il vincolo è di natura monumentale — prosegue Gizzi — quindi l’autorizzazione serve, eccome”.
Il Comune cerca di mediare: «Il progetto è pronto – dicono gli uffici tecnici di Palazzo San Giacomo – e ottenuto il parere della commissione edilizia, che si riunirà giovedì, entro 10 giorni lo presenteremo alla Soprintendenza». In tutto questo spunta adesso la voce degli operatori del mare che lamentano il silenzio, e la mancanza di coinvolgimento e di programmazione» e nessun contatto all’Autorità portuale
neanche da parte dell’Unione Industriali, pur in prima linea per l’evento. Insomma a pochissimi giorni dalla prima tappa prevista per il prossimo aprile l’organizzazione le World Siries della Coppa America, sembra essere, neanche a dirlo, ancora in alto mare.
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